Il Poeta Nel Proprio Luogo Natio

Fabio Pusterla

Eccoci ancora alle tue strade petrose

di fumo e crudeltà, nostro non luogo,

non nome, non memoria: percorriamo

di te ogni infamia, e tutto è come prima,

vetro dov’era sasso, nuovi emblemi

e miserie, ma identica

l’ombra che assale. “Ciao Alessandro”

dico a uno che passa e conosco;

ma sbaglio, si chiama Maurizio;

e poi un altro mi ferma, mi grida

di andar via che è un paese di morti.

 

Ma era qui il mondo, in un retrobottega

o tra i vicoli, l’effluvio

di orina e soldi, legname. Sui binari

si mettevano sogni e monetine

di rame perché il treno li schiacciasse.

 

The Poet On Native Ground

translated by Will Schutt

Here we are again on your rocky grid

of haze and cruelty, our non-place,

unnamed, memory-less: we cover

your every disgrace, and everything is as it was,

glass instead of stone, new emblems

and privations, yet the same

shadow assailing it. “Hello, Alessandro,”

I say to someone I know passing by.

But I’m mistaken; his name is Maurizio.

Someone else stops me, shouts,

Get out of here, this town is dead.

 

But this was the world, in a backroom

or down the backstreets, the reek

of piss and money, lumber. On the railroad tracks

they used to set their dreams

and copper coins for the train to flatten.

 

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